RISORSE GRATUITE
Raccogliamo in questo spazio articoli, strumenti, risorse, opinioni, commenti, link di approfondimento per esplorare e comprendere sempre di più i temi che ruotano intorno alla Community Economy.
Per fare una community ci vuole un budget
Una community ha bisogno di un budget. E se non c’è, e se non lo su vuol mettere a disposizione, significa che non si crede che la community sia un asset su cui costruire valore.
Una community non si alimenta da sola, né cresce miracolosamente senza una guida costante che la cura e l’alimenta, nè senza la creazione di un contesto che favorisce la conversazione e lo stare insieme. E per questo ci vogliono soldi. Non tanti, soprattutto all’inizio, ma qualcuno di certo si. Vediamo in quali aree bisogna investire.
L’ultimo articolo di Marta Mainieri
Prendersi cura dei propri collaboratori per far crescere il senso di appartenenza
Le aziende vincenti saranno quelle capaci di trasformarsi da talent takers a talent makers. Ovvero, in grado di far crescere talenti, valorizzando tutto il potenziale a disposizione nelle organizzazioni, sovvertendo i classici percorsi di carriera verticale e cercando di sviluppare quel ‘growth mindset’ coniato dalla psicologa Carol Dweck che rende ogni abilità suscettibile di continuo miglioramento.
Il secondo tempo della cooperazione di comunità
Il 28 gennaio a Bologna è stata presentata la ricerca Economie di luogo: fotografia e dimensioni qualitative delle cooperative di comunità realizzata da AICCON e promossa dalla Scuola delle cooperative di comunità. Paolo Venturi ci racconta una nuova fase della cooperazione di comunità, “emergentista, ossia capace non solo di rispondere all’urgenza dei bisogni, ma di cambiare la realtà e le relazioni fra i diversi soggetti in campo”.
Quando la community diventa il tuo vantaggio competitivo
Se un’azienda riesce a passare dalla semplice fornitura di un prodotto alla costruzione di una community coinvolta, può sbloccare straordinari vantaggi competitivi e creare un modello di business superiore.
Come Strava è cresciuto grazie alla community
A differenza di altre app di fitness simili, afferma Horvath, AD di Strava, la nostra app funziona sia in casa che all’aperto, e soprattutto va bene perché ha una comunità enorme di utenti affezionati che l’hanno fatta diventare un po’ un social network.
La solitudine del community manager: mansioni non chiare e poco supporto
Per lanciare e far crescere con successo una community ci vuole una strategia, una tattica, delle competenze e un investimento. Spesso, invece, le aziende assumono una figura dedicata senza fornire il corretto supporto per poter raggiungere l’obiettivo. Gli errori da non fare.
L’ultimo articolo di Marta Mainieri su Digital4biz
Twitter punta sulle community per crescere introducendo la funzione communities
Twitter ha recentemente annunciato che sta testando una nuova funzione chiamata Communities che permetterà agli utenti di parlare di argomenti specifici con altri che condividono lo stesso interesse. Gli utenti che si uniscono a una comunità possono twittare specificamente agli utenti di una community, e le uniche persone che possono rispondere ai tweet della community saranno gli altri membri di quei gruppi. La nuova funzione è simile ai gruppi di Facebook, ai server Discord e ai subreddit di Reddit.
Questa feature è parte della strategia di Twitter nel tentativo di espandere la sua base di utenti a 315 milioni di utenti attivi giornalieri monetizzabili e far crescere le entrate annuali a 7,5 miliardi di dollari entro la fine del 2023.
Dalla pandemia ai 15 minuti: i coworking come luogo di prossimità
I coworking sono per loro natura ibridi, punti di connessione tra reti corte e lunghe, tra piattaforme fisiche e digitali, tra aziende e freelance. L’emergenza pandemica ha accentuato questi tratti. Il distanziamento fisico ha impedito la modalità primaria di abilitazione degli scambi negli spazi di coworking: l’incontro faccia-a-faccia. Al tempo stesso, la sperimentazione del lavoro in remoto ha fatto scoprire gli spazi di coworking ai lavoratori dipendenti e ha fatto emergere una nuova centralità del quartiere. Gli spazi di coworking faticano a riprendere le attività, ma la crisi potrebbe essere solo temporanea.
Il rapporto “Coworking a Milano. Dalla pandemia alla città a 15 minuti” indaga in 3 sezioni le trasformazioni dei luoghi di lavoro.
The business of belonging
Tra i principali libri che trattano il tema delle community, The Business of Belonging di David Spinks guadagna uno dei primi posti in classifica. Il co-fondatore di CMX, forte della sua esperienza di Community Management e consulenza, delinea chiaramente il percorso da compiere affinchè sempre più aziende abbiano un approccio di business community-driven. Dai concetti fondamentali alle tecniche pratiche di coinvolgimento, The Business of Belonging è una lettura consigliata a tutti gli appassionati di community.
Costruire una Community: come passare dal dire al fare e quali sono i vantaggi per l'azienda
Ecco l’ultimo articolo di Marta Mainieri
su Digital4
Come Notion ha costruito una startup SaaS da 2 miliardi attraverso la community
Come costruire un sistema premiante a punti
Come scegliere il nome di una community
- i nomi pragmatici che vanno dritti al punto,
- i nomi emotivi che creano collegamenti
- i nomi moderni che sono unici ed innovativi
- i nomi furbi che sono divertenti ed astuti
- i nomi classici che sono collegati al brand o intramontabili
- la community sta già utilizzando un nome?
- il nome scelto viene per caso già utilizzato dall’organizzazione per altro?
- il nome scelto a cosa viene associato?
- il nome scelto è troppo restrittivo e limita l’accesso e la condivisione?
Customer feedback: il cuore della crescita della community
MA QUAL È UNA DELLE MOTIVAZIONI PRINCIPALI DELLA COMMUNITY-LED GROWTH? IL CUSTOMER FEEDBACK!
Piattaforme o social? Qual è il luogo più adatto per far crescere una community?
- La migrazione dei contenuti è il momento in cui bisogna decidere quali contenuti spostare da una piattaforma all’altra, e se creare un archivio dei contenuti non migrati.
- La migrazione degli utenti si divide a sua volta nella parte tecnica, che include anche la scelta di lasciare indietro utenti non attivi da tempo, e nella parte “umana”, ovvero come e quando avvertire i membri della community del trasferimento sulla nuova piattaforma, spiegando loro cosa si dovranno aspettare dal processo di migrazione.
Come Duolingo ha raggiunto i 90 corsi e i 300 milioni di user
La storia di Duolingo: dare valore ai membri per scalare la community
- Definizione dei goal del programma, insieme alle maniere in cui le persone possono partecipare,
- Cominciare da piccoli compiti, e costruire i tool necessari alla community per co-creare,
- Controllare il progresso e definire la cultura della community,
- Raccogliere i feedback e imparare
Il 73% dei consumatori chiede alle aziende un impegno per il bene collettivo
- cinismo nei confronti dell’affidabilità dei brand
- timore che i brand non mantengano le promesse
- convinzione che i brand debbano agire per il bene della società e del pianeta
- rischio di andare nella direzione del CSR washing.
STRUMENTI: REDDIT
“Reddit is a network of communities based on people’ interests. Find communities you’re interested in, and become part of an online community!”
- r/Milano: subreddit dedicato a Milano, ai milanesi e a tutti coloro, italiani e non, che hanno domande relative alla città, ai suoi locali, ai suoi eventi etc
- r/italiapersonalfinance: subreddit dedicato alla finanza personale,
- r/askhistorians: subreddit in cui si possono fare domande di storia.
Il vero valore della community
I 5 step per costruire una community per la tua organizzazione non profit
Si parla spesso di comunità nel non profit, di community un po’ meno. Eppure sarebbe così importante riuscire a trasformare i soci, i volontari, i cittadini in una community che co-produce valore. Ma come fare? Questo articolo suggerisce 5 direzioni:
- Definire lo scopo della community
- Trovare persone eccellenti
- Definire la value proposition
- Lasciar definire la community dai membri stessi
- Mantenere la spinta, sia online che offline
Secondo voi tutte le organizzazioni possono beneficiare dalla costruzione di una community? E soprattutto, tutte hanno delle ragioni per svilupparle?
- L’organizzazione probabilmente sta già pagando e gestendo qualcosa che può essere trasformato in community, come ad esempio una pagina social,
- i clienti probabilmente hanno già instaurato una forma rudimentale di community, e per quanto i contenuti generati dagli utenti siano importantissimi, l’organizzazione può essere in grado di dare una struttura a quella comunità che si è formata autonomamente,
- per ultimo, con la velocità con cui cambiano le preferenze in questi ultimi anni, per un’organizzazione avere una community attorno è molto importante per la propria sopravvivenza, poiché gli utenti sviluppano un legame con l’organizzazione, e non solamente un rapporto di acquisto.
Perché avere una community è meglio che avere un pubblico
Quando la community funziona: la storia di Lego ideas
Quella di Lego è quindi una storia che porta davvero ispirazione a tutti coloro che sono interessati a creare una community, o a coloro che sono ancora scettici riguardo al valore che queste possono creare!
STRUMENTI: NOTION
- la possibilità di creare una home, ovvero una landing page,
- la presenza del calendario che consente di condividere eventi e appuntamenti,
- la possibilità di creare una directory degli appartenenti al gruppo per conoscersi e presentarsi.
Come costruire una community attorno al tuo prodotto
Perché le aziende dovrebbero costruire una community e non un'audience
STRUMENTI: SLACK
Slack è una piattaforma di messaggistica basata sull’utilizzo di canali. Su questa piattaforma si possono creare aree di lavoro, costituite da diversi canali, nelle quali i membri di un team possono lavorare e comunicare tra loro.
Tra le varie funzionalità Slack permette di collegare le app che si stanno già utilizzando per lavoro, di fare videochiamata sulla piattaforma e permette di condividere file e taggare i membri del team.
Slack è una piattaforma molto adatta ad essere utilizzata per il community building, infatti permette di comunicare e di organizzare gli spazi della community in canali con diverse tematiche. Inoltre è una piattaforma molto utilizzata, quindi probabilmente i membri della vostra community saranno già familiarizzati con l’interfaccia.
Infine Slack ha la possibilità di essere utilizzato con il piano gratuito, che ovviamente ha funzionalità più limitate rispetto alla versione a pagamento, ma che comunque garantisce l’accesso a tutte le funzioni base!
Costruire una community è come far crescere un giardino
Un calzante paragone tra la crescita di una community e quella di un giardino.
Entrambi hanno bisogno di cura e attenzione personalizzate per poter crescere e prosperare.Nell’articolo sono elencati alcuni passaggi che si richiamano tra cura di una community e cura di un giardino:
- Come si scelgono con attenzione le piante, così si deve fare anche per le community, per cominciare bisogna capire che tipologia di community si vuole creare e perché,
- Come cresce una pianta, così fanno le community, e per assicurarsi una crescita continua è necessario fare un growth plan,
- Come per il giardino, anche per le community ci si deve munire dei giusti attrezzi per seguirne la crescita.
Community che nascono attorno ai brand
Sebbene molte aziende aspirino alla lealtà del cliente, all’efficienza del marketing e all’autenticità del marchio che le comunità forti offrono, poche capiscono che cosa sia necessario fare per ottenere tali vantaggi. In questo articolo dell’Harvard Business Review ritroviamo quello che spesso diciamo nei nostri eventi. Le community oggi non nascono più intorno a un brand ma sono i brand che nascono intorno alle community. Quelle aziende che sapranno mettere al centro della loro strategia di business – e non di marketing – la community sono quelle che davvero riusciranno a ottenere quei vantaggi che tanto inseguono.
Ma non solo: aggiungiamo anche che quei brand che sapranno ascoltare e costruire un’azione sincera, autentica, con la propria community sapranno anche creare servizi che rispondono più ai loro bisogni e generare un impatto positivo per sè e per gli altri. Non più brand community ma community brand.
STRUMENTI: CLUBHOUSE
Clubhouse è un nuovo social audio che propone una nuova modalità di community e consumo di contenuti.
Clubhouse, per ora solamente disponibile per Iphone, ma a breve anche per Android, funziona con la modalità a stanze. L’ingresso nelle stanze pubbliche è libero, e le tematiche trattate sono tantissime.
Per molti si sta profilando come un nuovo modo di fare community, di connettere e di scambiarsi opinioni ed è considerato come l’innovazione dei concetti di radio, podcast e tavole rotonde. Il funzionamento a stanze, che permette a chiunque di partecipare, sia passivamente che attivamente, permette di creare interazioni e relazioni velocemente.
Perché costruire una community è cruciale per il successo del tuo brand
- L’aumento brand awareness grazie al passaparola dei membri della community,
- La community fornisce customer discovery poiché è in grado di fornire feedback per all’azienda.
- La community può portare al customer success accelerando e intensificando la relazione tra consumatore e azienda.
- Costruisce brand loyalty, infatti partecipando alla community si spende tempo a contatto con il brand e questo fa crescere l’attaccamento del consumatore.
Il community design e i suoi 4 principali ambiti di applicazione
Marta Mainieri spiega che cos’è il community design e come si applica nei suoi 4 principali ambiti progettuali: sistema di identità, modello di ingaggio, modello di governance e modello di sostenibilità.
Community growth is useless without context
Ecco a voi una lista di measurement strategy che Udemy utilizza per misurare la propria community. Udemy è il global marketplace per l’apprendimento e l’istruzione, connette studenti e insegnanti da tutto il mondo, aiutando così le persone a raggiungere i loro obiettivi e sogni.
Cos'è il community design
Che cos’è il community design, in cosa si differenzia dallo user centered design, quali sono i suoi ambiti di progettazione e quali potrebbero essere le sue applicazioni.
Engagement e community
Uno dei problemi principali dei community managers è rappresentato dall’engagement, un processo difficile da misurare, poiché rappresenta il coinvolgimento emotivo di ogni singolo membro all’interno della community.
STRUMENTI: DISCORD
Discord è una piattaforma statunitense di VoIP, messaggistica istantanea e distribuzione digitale progettata per creare communities. Questa group-chatting platform era stata creata originariamente per i gamers, ma da allora viene utilizzata da qualsiasi tipologia di community o utente singolo poiché consente di chattare sia in forma scritta che in forma audio.
Una delle ultime notizie racconta di come uno studente della UC Berkley University sia riuscito a ricreare online l’esperienza del campus, creando un server Discord che è diventato la online community degli studenti.
La community è il tuo prodotto
Così BusinessWeekly sintetizza il valore del libro “Community Economy. Persone che trasformano mercati e organizzazioni” di Marta Mainieri.
Community-Index di Aiccon
Aiccon pubblica la seconda versione del community-index, uno strumento per misurare l’impatto generato dalle comunità.
Markets disrupted traditional communities, but they’re also building new ones
Un’interessante raccolta di riflessioni sulle relazioni tra community e mercato e perché, nonostante siano più benestanti e più sani dei tempi passati, soffriamo sempre più di ansia e di solitudine.
La banca del futuro? Una comunità di utenti
Massimo Cerofolini intervista Marta Mainieri sul tema community economy e sui possibili sviluppi in ambito bancario.
Ecco come il community design può aiutare le aziende a ripensare le proprie organizzazioni
Luoghi di lavoro e gerarchie sono ormai concetti superati. Per trasformare i dipendenti in collaboratori coinvolti e soddisfatti servono community con un purpose condiviso, che crea senso di appartenenza lasciando a ciascuno autonomia. L’obiettivo è co-produrre valore per l’azienda, ma anche per l’intero sistema”
Ecco a voi una riflessione sul ruolo di un approccio community-centered nelle organizzazioni e nelle aziende.
The Community Facilitation Handbook
The community facilitation handbook. A holistic framework to make communities flourish.
Stop focusing on profits and build a community on purpose and values
Un articolo che evidenzia la necessità delle organizzazione di avere una proposta di valore semplice e comprensiva per le persone che deve aggregare.
Che cos’è la community economy e perché è interessante conoscerla
Nel 2013 l’Economist portava in Italia la sharing economy. Allora si parlava di una nuova economia che prediligeva la condivisione del bene invece della proprietà e lo scambio invece dell’acquisto. Da allora molte cose sono cambiante e oggi che il Covid-19 ha messo in luce anche la fragilità dei servizi più famosi più che mai ci si interroga su cosa sia rimasto della sharing economy e della sua narrazione.
Le community possono ridefinire l’organizzazione interna di una impresa?
La gerarchia produce differenze, muri e barriere. In questo articolo viene spiegato perché le organizzazioni inclusive sono anche le più efficienti.
Nuove aziende e organizzazioni che non nascono più seguendo un processo lineare di produzione
Nuove aziende e organizzazioni che non nascono più seguendo un processo lineare di produzione ma che crescono intorno ad un’idea condivisa attorno cui si aggrega una comunità. Da sharing economy a community economy.
Rompere il ghiaccio, si può anche online
In questo momento in cui ci troviamo a doverci re-inventare i modi e le modalità di interazione potrebbero diventare utili dei trucchi per rompere il ghiaccio